Red Bull-Bora-hansgrohe, aspettando la Liegi la Primavera rimane anonima: finora sulle Ardenne niente di meglio di un 43esimo posto
Almeno finora, non è stata una stagione entusiasmante per la Red Bull-Bora-Hansgrohe. Sono passati ormai 4 mesi dall’inizio della campagna 2025 e la squadra tedesca, che ha nelle intenzioni di fondo quella di combattere sullo stesso livello delle altre super-potenze attuali, UAE Emirates XRG su tutte, fin qui ha messo insieme nove vittorie: tre portano la firma di Primož Roglič alla Volta a Catalunya 2025, altrettante sono di Sam Welsford in volata al Tour Down Under 2025, una è di Jordi Meeus alla Volta ao Algarve e le ultime due sono di Maxim van Gils alla Vuelta a Andalucia 2025 e di Finn Fisher-Black ai Campionati nazionali di Nuova Zelanda, nella prova in linea.
In termini generali, è tutt’altro che un cammino negativo, ma le aspettative erano probabilmente diverse. E, soprattutto, la Red Bull-Bora-hansgrohe ha fatto una gran fatica nel rimanere nel vivo dell’azione nelle Classiche di Primavera. In casa tedesca, era già chiaro che mancasse il “grande nome” che potesse duellare con Tadej Pogačar, Mathieu van der Poel e Remco Evenepoel, ma il rendimento nelle corse di un giorno finora – con la Liegi-Bastogne-Liegi 2025 ancora da disputare – è stato grigio.
Emblematico quel che è successo fra Amstel Gold Race 2025 e Freccia Vallone 2025, contesti in cui i migliori corridori piazzati sono stati rispettivamente Mick van Dijke, 72esimo nella “Classica della birra”, e Maxim van Gils, 43esimo in cima al Mur de Huy. Proprio Van Gils era uno di quei corridori inizialmente molto attesi, anche per via dello sforzo fatto in sede di CicloMercato per strapparlo da subito alla Lotto: la primavera del belga è stata molto complicata, prima da una malattia che lo ha costretto a saltare la Strade Bianche e poi da una caduta patita proprio alla Amstel.
Van Gils a parte, anche altri nuovi arrivi di CicloMercato sono mancati, almeno considerando il rapporto fra attese iniziali e risultati ottenuti: Laurence Pithie ha chiuso la sua Primavera con l’11esimo posto al Giro delle Fiandre, mentre Oier Lazkano ha messo in fila una lunga serie di piazzamenti lontanissimi dalla prima pagina dell’ordine d’arrivo delle varie corse affrontate.
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